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COORDINAMENTO CONTRO IL DDL SICUREZZA

21 marzo 2025
COMPAGNE E COMPAGNI!
Una sinistra radicale parlamentare ed extra-parlamentare unita, che sente in sé la profonda responsabilità di riorganizzarsi in un’opposizione nazionale contro i crimini del governo. Questo è ciò che abbiamo provato a costruire insieme il 21 nella Sala degli Incisori al Collegio Raffaello.
Naturalmente non è stato tutto perfetto ma, se è per questo, neanche tra le mura della Prima Internazionale è andato tutto bene.
La compagna Yasmin ha diretto l’evento in maniera egregia, ci complimentiamo, ma facciamo la semplice critica alla compagna di non essersi ritagliata uno spazio per fare un suo discorso personale, di cui avremmo avuto molto piacere. Ci vorremmo soffermare su alcuni interventi per mettere giù le nostre riflessioni.
Il primo intervento è quello fatto dalla senatrice Ilaria Cucchi, in collegamento, meglio così per noi perché, di solito, quando si presenta una persona anche minimamente famosa, le folle in questa società tendono a comportarsi come cani che non smettono di tirare fuori la lingua, aspettando qualche grattino sulla nuca. Ecco un messaggio che ci piacerebbe far passare: se Marx o Bakunin resuscitassero ora sotto le nostre case, soltanto per discutere con noi e comunicarci i segreti della vita ultraterrena, noi non proveremmo più gioia o eccitazione di quella che proviamo normalmente parlando con qualsiasi compagna/o.
Non vogliamo togliere nulla all’esperienza di Ilaria che abbiamo sentito nelle sue parole, ma questo è un concetto da tenere bene in mente: un compagno è un compagno. La compagna Ilaria ci ha parlato di una giustizia statale strabica, che si muove attraverso i decreti-legge, mezzi in teoria eccezionali in una democrazia, ma che stanno diventando all’ordine del giorno in Parlamento. Il decreto è una freccia che va a colpire l’uomo nella sua parte più viscerale, quella che si lascia dominare dall’odio e dalla paura. Se però vediamo la freccia, Ilaria ci ha puntato verso l’arco che l’ha scoccata: un sistema propagandistico insito nella politica italiana. Notizie semplificate all’osso o totalmente fuorvianti, processi mediatici e discorsi, tutto messo in primo piano costantemente, sulla TV e sui social.
Tutto questo, prima di qualche stupida proposta di metterci in una gabbia ancora più piccola di quella in cui stavamo, che strana coincidenza! Ma se la compagna Ilaria ci ha fatto vedere l’arco e la freccia, resta a noi vedere l’arciere…
“I POLITICI…”, ci aspettereste uscire dalla nostra penna, “…SONO GLI ARCERI E MIRANO ALLA TESTA E AL CUORE DELLA COLLETTIVITÀ”, ma invece, noi citiamo V per Vendetta e vi diciamo che “ancora una volta, per dire la verità, se cercate il colpevole, non c’è che da guardarsi allo specchio”. L’arciere non sta compiendo un omicidio, si sta suicidando, e chi lo può salvare se non se stesso? A chi interessa la collettività se non alla collettività stessa? Ecco perché dobbiamo restare uniti, ecco perché non dobbiamo delegare a nessuno se non a noi stessi l’incarico di portarci insieme alla serenità e alla felicità. Ecco però, mentre noi stavamo ascoltando concentrati e appassionati la voce di Ilaria, che subentra uno sbofonchiare maleducato di un certo soggetto, Cesare Antetomaso (politicante dei 5 Stelle), in cui troviamo la principale criticità della conferenza. Cosa c’entrano i 5 Stelle con la sinistra radicale? Con i diritti sociali del popolo oppresso?
Compagno? No… Politico di centro-sinistra? Sì, si è visto dal comportamento. Non capiamo e non supportiamo l’alleanza con certi soggetti, che non vogliono unirsi veramente alla causa, che vogliono solo sfruttare un’“onda” elettorale. A dimostrare ciò il fatto che quello che alcuni hanno chiamato compagno si è messo a blaterare di un altro movimento diverso dalla rete “Libere e liberi di lottare”, di cui non capiamo il senso se veramente crede in un movimento popolare questo “compagno”, visto che la rete suddetta.
Va bene l’unione, ma se si parla di opposizione bisogna che sia opposizione: nessun Marco Rizzo, nessun Craxi e nessun Beppe Grillo. Capiamo la voglia di restare uniti, va bene, ma tra di noi, non aggiungiamo entità totalmente estranee all’anticapitalismo.
L’intervento che sicuramente ha più rappresentato il punto di vista che stiamo cercando di spiegare è stato quello dell’avvocato (lui sì, compagno) Flavio Rossi Albertini. “Una libertà”, parafrasando ciò che ha detto, “non può essere una libertà fatta con un calcolo tra noi e chi ci opprime tramite i mezzi che ci ha dato chi ci opprime”. Con quelle due ore di sciopero e quel pomeriggio in piazza con i carabinieri con il mitra che ci sorvegliano, cosa possiamo cambiare? Per questo, le forze politiche del centro-sinistra devono essere totalmente eliminate dai nostri progetti, a nostro parere, e devono essere eliminati in noi i loro modi di fare e il loro modo di pensare.
Altrimenti faremo la fine di Solone, che nel sesto secolo avanti Cristo cercava di risolvere la questione della schiavitù dei contadini ateniesi, dovuta al malgoverno dei nobili, semplicemente togliendo la schiavitù, ma senza aggiustare o meglio levare del tutto, il malgoverno dei nobili, lasciando quindi la classe contadina in una situazione d’indigenza come prima.
Lasciamo i “Soloni” agli uggiosi, intanto noi pensiamo alla rivoluzione.
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25/11 – 01/12; UNA SETTIMANA DI LOTTA

Finisce oggi, domenica 1 dicembre una settimana e un mese di intensa lotta… ecco un bel recappino, racconti della strada in subbuglio.

25/11;  MANIFESTAZIONE TRANSFEMMINISTA A URBINO [25N]

25/11: anche quest’anno siamo scese in piazza, bellissimi interventi, qualcosa bolle in pentola… è la nostra rabbia che ci protegge!

29/11; STRISCIONE TIZIANO LIBERO! [SCIOPERO]

approfitiamo dei momenti di sciopero per creare qualcosa… stavolta è stato un bellissimo striscionz

30/11; MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA PALESTINA [ROMA]

30/11

30/11; STREET PARADE CONTRO IL DDL1660 [MODENA]

 

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15/11: ASSEMBLEA APERTA

venerdì 15 novembre c’è stata allo sbago, in ocxasione dello sciopero indetto da UDS, un’assemblea aperta… eravamo in poch3, ma ben presto sentirete ancora il nostro grido, che sia nei corridoi scolastici o nelle piazze!
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“Dai, capisco la causa ma mi sembra un po’ eccessivo…” [???]

dal diario vagante di Kepa…

lunedì 28 ottobre… ore 10:00… isa urbino… assemblea d’istituto… io e la compa’ liz abbiamo appena appeso, molto alla buona, una mega bandiera della palestina… ci rompono? pare di no, daje!
è un gesto simbolico, nulla di che. ma lo facciamo lo stesso, forse perché lo sentiamo come obbligo morale o forse perché sentiamo il bisogno di ribadire nella nostra scuola “no!”, noi non ci rendiamo complici silenzioso di un genodcidio…
la bandiera è su, pare non dare fastidio, anzi: c’è gente che sorride, sembra felice di vedere dentro la scuola una bandiera della palestina. poi…

“DAI, CAPISCO LA CAUSA MA MI SEMBRA UN PO’ ECCESSIVO…”

SBEM!… IL CERVELLO RIESCE SOLO A CAPIRE DA CHI ARRIVANO LE PAROLE. DA G., è SEMPRE STATO UN COGLIONE PORKODD**…

“DAI, CAPISCO LA CAUSA MA MI SEMBRA UN PO’ ECCESSIVO…”

NON SO CHE DIRE… ‘STA FRASE STUPIDA, INFIMA, MACABRA NON SMETTE DI RISUONARMI NELLA MENTE, MI RIMBOMBA NELL’ANTICAMERA DEL CERVELLO…
“DAI, CAPISCO LA CAUSA MA MI SEMBRA UN PO’ ECCESSIVO…”
peR FORTUNA DI FIANCO A ME CI STA ANCORA Liz CHE, AL CONTRARIO MIO, PRONTAMENTE gli urla:

“CHE CAZZO DICI, FASCIO DI MERDA?”

MA G. NON SENTE, è GIà SCOMPARSO…
“DAI, CAPISCO LA CAUSA…” “…MA MI SEMBRA UN PO’ ECCESSIVO…” ECCESSIVO COSA? UNA BANDIERA? SENZA NEMMENO (ANCORA) UN GRIDO, UN CORO, UN APPLAUSO? COSA CREDI DI AVER CAPITO DELLA “CAUSA” ZI’? MI SA PROPRIO NULLA…
SE L’AZIONE CHE ABBIAMO PORTATO AVANTI OGGI HA AVUTO UNA CRITICITà, QUESTA è QUELLA DI ESSERE UN’AZIONE TROPPO “PICCOLA” SE PARAGONATA ALL’ENORMITà DI QUESTO GENOCIDIO. PER NOI ESPRIMERE LA PROPRIA SOLIDARIETà NON BASTA… BISOGNA CAMBIARE LA MENTALITà DELLA GENTE, E PROTESTEREMO FINO AD ACCENDERE NELLE MENTI DELLA GENTE UNA SCINTILLA… CHI LOTTA NON RIMARRà MAI SOL*…
CARO E CARI G, SE VI è SEMBRATO ECCESSIVO,

“QUESTO E’ SOLO L’INIZIO!”

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31/10: ASSEMBLEA APERTA

È arrivato il giorno, il giorno è arrivato…
Giovedì 31 ottobre alle 17 ci sarà allo SBAGO un’assemblea aperta destinata a discolx, fuori-classe e a chiunque si oppone alla repressione del dissenso, a partire dai banchi di scuola.
Con questo incontro intendiamo segnare la nascita di *anteoz* e provare a stabilire assieme quelli che saranno i nostri ideali, gli obiettivi generali e i mezzi a nostra disposizione.
VENITE KARIKx DI BUONI PROPOSITI E DI VOGLIA DI LASCIARE ASSIEME IL SEGNO NELLE SCUOLE!

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Presidio contro il DDL1660!

⚠️⚠️ *SCIOPERO 18 OTTOBRE CONTRO IL DDL 1660* ⚠️⚠️
abbiamo ribadito questa mattina, Davanti all’ISA URBINO, il nostro grido “NO!” al nuovo DDL1660, legge liberticida in approvazione alla camera, già approvato in senato…
“questa mattina, in seguito alla chiamata di sciopero nazionale da parte dei COBAS, abbiamo deciso di non entrare nelle scuole e protestare davanti all’entrata del liceo artistico.
Ci siamo sentitx in dovere di protestare contro il DDL 1660, in un clima di generale indifferenza rispetto a quella che è per noi una vera e propria legge fascista e liberticida che opprime qualsiasi desiderio di emancipazione popolare.
Per quanto le condizioni si prospettassero avverse, coraggiose studentesse e coraggiosi studenti, non solo da urbino, si sono mobilitate nonostante nessuna certezza – tipo la pioggia, la reazione della “scuola” e della “sbirraglia” – e di questo li ringraziamo.
La protesta non è stata delle più lunghe e partecipate (è durata dalle 7:45 alle 9:00) Ma non è giusto pensare che sia stata inutile… tutt’altro!
Una protesta, anche se fatta da sole due o tre persone (in realtà andata meglio perché eravamo in una trentina) non è mai inutile.
la protesta di oggi È stata punto di incontro, discussione e informazione tra i partecipanti, oltre che la conferma che non siamo sol*.
questa protesta È stata la conferma che il dibattito è possibile e fondamentale tra le diverse persone quando si parla di umanità e di pace.
car* COMPAGN*, tenete le orecchie aperte che questo è l’inizio; se non possiamo fare la rivoluzione cerchiamo almeno di lasciare il segno…  :]”
LA PAROLA È DIVENUTA GRIDO, DI TUTT*!
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TIZIANO LIBERO! LIBERx TUTTx!

da sempre con chiunque sia oppressx… TIZIANO LIBERO, capro espiatorio, compagno manganellato, portato in caserma e arrestato dalla polizia di stato e processato per direttissima dallo stato di polizia dopo la manifestazione del 5 ottobre, cavia su cui sperimentare il nuovo ddl1660… basta!
solidarietà da *anteoz*…
consigliamo questo podcast di Radio Onda d’urto:

“TIZIANO LIBERO”: APPELLO ALLA SOLIDARIETÀ CONCRETA PER IL COMPAGNO ARRESTATO IL 5 OTTOBRE A ROMA

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Che anche questo anno abbia inizio!

È arrivato, il vento di burrasca dell’inizio-anno-scolastico è arrivato anche qui a Urbino… dopo ben tre mesi d’aria (!), dopodomani si tornerà alla cara, vecchia normalità. Torneremo tutte e tutti nelle aule cadaveriche ad ascoltare i sermoni di certi nozionisti-neonazi che chiamiamo “professori”, a vedere passare le nuvole fuori dalle finestre sbarrate, a toccare sotto i banchi i chewing-gum di studenti annoiati dello scorso anno, a sentire la puzza delle scoregge del compagno davanti… Mi mancava davvero la mia amorevole e accogliente prigione!
Viviamo in un’epoca di transizione, crisi ambientale, lockdown sanitari, genocidi e rischio di cataclisma nucleare. Stiamo vivendo un’epoca di continua guerra, senza che ce lo venga detto palesemente. E, com’è logico che sia, la repressione da parte di questo apparato poliziesco non può che aumentare… e di conseguenza la repressione del dissenso si manifesta anche a scuola…
La scuola è il riflesso della società su bambine e bambini. Agli insegnanti viene chiesto di essere sbirri tramandatori di storie, nozioni e dogmi essenziali per plasmare le menti della futura classe dirigente (e soprattutto la futura manodopera al servizio di essa). Sta perciò a noi studenti essere i bravi cittadini del futuro, soldatini pronti a tutto, ubbidienti e fedeli mattoni del muro eretto per separarci dagli emarginati, dai ribelli, dai sovversivi… in sostanza da *AnteoZ* :]
Intanto cantiamo, cantiamo tutti assieme l’inno, che l’anno nuovo abbia inizio.
Fratelli d’Italia, l’Italia se desta… che schiava di Roma, Iddio la creò. Alé!!!
Car* discol*, buon anno a tutte e tutti… uscitene vivi!