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“Dai, capisco la causa ma mi sembra un po’ eccessivo…” [???]

dal diario vagante di Kepa…

lunedì 28 ottobre… ore 10:00… isa urbino… assemblea d’istituto… io e la compa’ liz abbiamo appena appeso, molto alla buona, una mega bandiera della palestina… ci rompono? pare di no, daje!
è un gesto simbolico, nulla di che. ma lo facciamo lo stesso, forse perché lo sentiamo come obbligo morale o forse perché sentiamo il bisogno di ribadire nella nostra scuola “no!”, noi non ci rendiamo complici silenzioso di un genodcidio…
la bandiera è su, pare non dare fastidio, anzi: c’è gente che sorride, sembra felice di vedere dentro la scuola una bandiera della palestina. poi…

“DAI, CAPISCO LA CAUSA MA MI SEMBRA UN PO’ ECCESSIVO…”

SBEM!… IL CERVELLO RIESCE SOLO A CAPIRE DA CHI ARRIVANO LE PAROLE. DA G., è SEMPRE STATO UN COGLIONE PORKODD**…

“DAI, CAPISCO LA CAUSA MA MI SEMBRA UN PO’ ECCESSIVO…”

NON SO CHE DIRE… ‘STA FRASE STUPIDA, INFIMA, MACABRA NON SMETTE DI RISUONARMI NELLA MENTE, MI RIMBOMBA NELL’ANTICAMERA DEL CERVELLO…
“DAI, CAPISCO LA CAUSA MA MI SEMBRA UN PO’ ECCESSIVO…”
peR FORTUNA DI FIANCO A ME CI STA ANCORA Liz CHE, AL CONTRARIO MIO, PRONTAMENTE gli urla:

“CHE CAZZO DICI, FASCIO DI MERDA?”

MA G. NON SENTE, è GIà SCOMPARSO…
“DAI, CAPISCO LA CAUSA…” “…MA MI SEMBRA UN PO’ ECCESSIVO…” ECCESSIVO COSA? UNA BANDIERA? SENZA NEMMENO (ANCORA) UN GRIDO, UN CORO, UN APPLAUSO? COSA CREDI DI AVER CAPITO DELLA “CAUSA” ZI’? MI SA PROPRIO NULLA…
SE L’AZIONE CHE ABBIAMO PORTATO AVANTI OGGI HA AVUTO UNA CRITICITà, QUESTA è QUELLA DI ESSERE UN’AZIONE TROPPO “PICCOLA” SE PARAGONATA ALL’ENORMITà DI QUESTO GENOCIDIO. PER NOI ESPRIMERE LA PROPRIA SOLIDARIETà NON BASTA… BISOGNA CAMBIARE LA MENTALITà DELLA GENTE, E PROTESTEREMO FINO AD ACCENDERE NELLE MENTI DELLA GENTE UNA SCINTILLA… CHI LOTTA NON RIMARRà MAI SOL*…
CARO E CARI G, SE VI è SEMBRATO ECCESSIVO,

“QUESTO E’ SOLO L’INIZIO!”

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Presidio contro il DDL1660!

⚠️⚠️ *SCIOPERO 18 OTTOBRE CONTRO IL DDL 1660* ⚠️⚠️
abbiamo ribadito questa mattina, Davanti all’ISA URBINO, il nostro grido “NO!” al nuovo DDL1660, legge liberticida in approvazione alla camera, già approvato in senato…
“questa mattina, in seguito alla chiamata di sciopero nazionale da parte dei COBAS, abbiamo deciso di non entrare nelle scuole e protestare davanti all’entrata del liceo artistico.
Ci siamo sentitx in dovere di protestare contro il DDL 1660, in un clima di generale indifferenza rispetto a quella che è per noi una vera e propria legge fascista e liberticida che opprime qualsiasi desiderio di emancipazione popolare.
Per quanto le condizioni si prospettassero avverse, coraggiose studentesse e coraggiosi studenti, non solo da urbino, si sono mobilitate nonostante nessuna certezza – tipo la pioggia, la reazione della “scuola” e della “sbirraglia” – e di questo li ringraziamo.
La protesta non è stata delle più lunghe e partecipate (è durata dalle 7:45 alle 9:00) Ma non è giusto pensare che sia stata inutile… tutt’altro!
Una protesta, anche se fatta da sole due o tre persone (in realtà andata meglio perché eravamo in una trentina) non è mai inutile.
la protesta di oggi È stata punto di incontro, discussione e informazione tra i partecipanti, oltre che la conferma che non siamo sol*.
questa protesta È stata la conferma che il dibattito è possibile e fondamentale tra le diverse persone quando si parla di umanità e di pace.
car* COMPAGN*, tenete le orecchie aperte che questo è l’inizio; se non possiamo fare la rivoluzione cerchiamo almeno di lasciare il segno…  :]”
LA PAROLA È DIVENUTA GRIDO, DI TUTT*!
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Addio, triste lunedì

[messaggio inviato ad alcuni prof delle nostre scuole… rivolto a tutti gli insegnanti]
Non ci stupisce particolarmente come, dopo un anno dall’inizio di una nuova fase genocidiaria da parte di Israele sul popolo palestinese, la Scuola ancora non abbia proferito parola…
Quante altre presone devono essere ammazzate? Quante città palestinesi devono scomparire dalla faccia della terra? Quante tonnellate di bombe al fosforo devono cadere? Quanti bambini devono morire di fronte alle armi dell’IDF (pagate soprattutto da Italia -vendute da Leonardo/exFinmeccanica- e Germania, forse che credono sia modo giusto per farsi perdonare dopo gli orrori dell’Olocausto? Vendendo armi? Mah…)?
In questo periodo è più che mai essenziale il DIALOGO, cosa alquanto rara se non con qualche sporadic* e coraggios* prof con cui si può parlare liberamente di tutto.
Questo lunedì saremo particolarmente tristi rispetto a un normale lunedì… ma riponiamo in voi prof anche qualche speranza. La speranza che per un giorno mettiate da parte “Il Programma” per parlare assieme e dire qualcosa sui più di 40.000 morti palestinesi (più quelli libanesi, cifre che aunentano vertiginosamente), sui 10.000 dispersi, sul milione di sfollati, sul genocidio tecnologicamente più avanzato della storia… sul divieto per la manifestazione pro-Palestina del 5 ottobre a Roma.
Di argomenti ce ne sono a bizzeffe anche se vogliamo parlare del Belpaese, pensiamo anche alle basi NATO in Sardegna, alle testate nucleari sparse in tutto il paese quando l’Italia ha accantonato la produzione di energia tramite centrali nucleari (un controsenso, nevvero?)… Possibile che la Scuola non parli mai di qualcosa se non di ciò che è nei libri di storia (scritti dai vincitori)? Come fare per rendere la Scuola LIBERA e non succube all’imperialismo con il suo “dio-denaro”?
Il Signor G diceva “libertà è partecipazione”, ma come partecipare a un qualcosa di obbligatorio. Il dialogo, nonostante l’obbligo, porterebbe partecipazione, e di conseguenza libertà.
La domanda che ci viene da fare a voi prof è: perché non parlare ora più che mai di un genocidio in atto, del fatto che dal cielo medio-orientale cadono più tonnellate di bombe che pioggia (in particolare Libano e Yemen), delle continue escalation? Perché non viene detto nulla?
Per parlre di ciò non possiamo dover aspettare che il susseguirsi di eventi di oggi finisca nei libri di domani, non possiamo dover aspettare che venga istituita una nuova “Giornata della Memoria” o che, peggio, venga fatto revisionismo storico. Non sono mai esistiti coloni buoni, se non nei
Lunedì 7 ottobre ci sembra il giorno giusto, un’ottima occasione per PARLAR(n)E…
I POPOLI IN RIVOLTA RISCRIVONO LA STORIA
INTIFADA, FINO ALLA VITTORIA!